lunedì 11 febbraio 2013

da che punto guardi il mondo...

e ci risiamo. di nuovo.
soggiorno all'estero chiama blog.
eppure in un anno tutto, o quasi, è cambiato.
da Gainesville a Melbourne c'è più dei 15.562,57 km in linea d'aria. c'è un percorso tortuoso che passa anzitutto per le Isole Tremiti, a loro volta incredibilmente vicine alla periferia settentrionale di Londra; un percorso che comprende, almeno,
- 289 giorni
- 6.936 ore (che poi sarebbero 104.040 "canzoni", secondo l'unità di misura del tempo elaborata negli ultimi anni del liceo)
- una decina di rum Zacapa strategicamente distribuiti
- un servizio fotografico dedicato a un filtro da the a forma di paperella
- (solo) 11 partite a calcetto (Mazzo', dobbiamo riprendere in mano la situazione)
- diversi viaggi, molti a vuoto, altri - per fortuna - meno, per concorsi o sedicenti tali tra l'Italia centro-danubiana e la Liguria tedesca
- 21 noleggi car sharing
- il ritorno e l'esonero di Zeman
- la domanda per l'abilitazione
- Ruzzle
- 340€ di IMU, in due comode rate

detto questo, se certamente è vero che non tutto ciò che viene dopo è progresso, quello che è venuto dopo Gainesville lo è stato. e guardarlo da qui fa un certo effetto. anzi, cambiando prospettiva lo si capisce meglio.
ho visto un paio di planisferi appesi in giro e mi ha colpito una cosa in sé abbastanza banale: mettono il Pacifico al centro e non l'Atlantico. essendo agli antipodi, appunto, la cosa è abbastanza scontata. ma l'effetto di mettere il 180°meridiano al posto di Greenwich è quello di invertire completamente i rapporti tra centro e periferia, tra cosa è protagonista e cosa è marginale.
così sembra che il resto del mondo faccia da cornice all'Australia mentre sparisce l'idea indotta dalle mappe di casa nostra secondo cui il Mediterraneo sarebbe al centro del mondo e lo Stivale al centro di questo. Vabbé, in sé nulla di originale, ma - direbbe Dolores - "poi capita che ci penso su, e finisce che mi perdo tutta la trama".
dopo questo eccesso gratuito di lirismo e in assenza di una dotta disquisizione sull'elaborazione del titolo e i riferimenti culturali del nuovo diario online, si può dichiarare ufficialmente aperto il blog 2013.

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